A distanza di giorni dalla fine della storia con Lorenzo Spolverato e dalle sue dichiarazioni sui motivi che l’avrebbero portata a prendere tale decisione, nelle ultime ore, l’ex concorrente del Grande Fratello Shaila Gatta è nuovamente intervenuta sui social lasciandosi andare ad un lungo sfogo.
Ricordiamo che già, nel corso dell’intervista rilasciata al settimanale Chi, la ballerina aveva parlato di amore tossico rivelando di essere stata lei a subire da parte del modello e non il contrario come stanno insinuando molti in questi giorni: “Con Lorenzo? Confermo: un amore tossico e narcisistico. (…) La reazione che ho avuto durante la finale, è dovuta al fatto che persone manipolatorie – che non sanno ascoltarti, ma prendono informazioni per usarle a loro vantaggio – mi hanno spinta a dire: “Dato che qui è nata, finisce qui“. Mi viene detto e scritto che sono io la manipolatrice, che ho preso in giro tutti. Che ho preso in giro lui. Invece, ho subito. Per quanto mi riguarda quei suoi silenzi punitivi erano insopportabili. Lui mi portava all’esasperazione. Lorenzo ha una personalità… Io mi sentivo sempre messa in discussione, sempre con i sensi di colpa, sempre sbagliata“.
Grande Fratello, lo sfogo di Shaila sui social
Così, nelle ultime ore, l’ex velina di Striscia la Notizia ha deciso di rompere nuovamente il silenzio raccontando come starebbe al momento anche a causa dei continui giudizi e delle continue critiche da parte della gente per la scelta fatta.
Ecco le sue parole: “-4.5 kg. Oggi sono cosi. Il mio corpo non sta bene. La mia mente non sta bene. Sto smaltendo 6 lunghi mesi di surrealtà. Sto cercando di superare l’odio mediatico e i giudizi costanti. Sto cercando di sforzarmi di ridere perché la società me lo impone. Sto riprendendo il mio lavoro perché è giusto così. Ma la verità è che sono fortemente a disagio perché vorrei solo piangere tutto il giorno. Perché in questo momento dentro di me c’è solo dolore. Sono sempre stata una ragazza piena di vita, di gioia, spensieratezza ed oggi invece mi sento confusa, triste, depressa. Questa società impone troppi giudizi e aspettative, senza mai fermarsi a comprendere. È triste vedere quanto poco ci si fidi della vulnerabilità altrui. Mi sento un pezzo di vetro. Mi sento tanto vulnerabile. Questo non fa parte del lavoro, questa è una conseguenza di questo lavoro. La mia vita, in questo momento, è in bilico tra dolore, rabbia e frustrazione e la mostro solo a chi può starmi accanto per sorreggermi, perché non ho le forze di ridere forzatamente, non ho le forze di trovare un entusiasmo che non ho. Perché sto cadendo e questa volta ho bisogno di una mano. Quella della mia famiglia e del mio psicoterapeuta…”.
